Mi sono ritrovato spesso a riflettere sul condizionamento che alcune peculiarità umane hanno avuto sulla nostra evoluzione. Evoluzione intesa come cambiamento, non necessariamente come crescita. In particolare mi sono chiesto come sarebbe l'essere umano se alcuni parametri fossero stati modificati. Naturalmente non ho una risposta scientifica o precisa, rimango nel campo delle ipotesi, peraltro tutte mie, perciò questa riflessione rimane una speculazione fine a se stessa. Tant'è: provo ad immaginare l'essere umano cieco e con un lessico diverso. Cieco perché la vista è l'inganno più sofisticato, lo schermo più potente, l'illusione più grande e il più grande induttore di preconcetti. Non ci sarebbe soltanto una eguaglianza totale, senza vista, ma con gli altri sensi amplificati, ci sarebbe una conoscenza profonda del prossimo in minor tempo. Accadrebbe quel che succede quando ci leghiamo a delle persone e vediamo la loro sostanza, smettendo di vederle per come...
Quando non credo a quel che dico, lo scrivo